la stagione dell’arte
Bombardieri, Giannelli, Signorini, Guidi, Sabatini Odoardi, Fattori, Puccini, Simi... Tutti i nomi, i percorsi e gli stimoli artistici dell’estate a Forte dei Marmi
Testo di Francesca Navari
Provocatoria, legata alla tradizione o addirittura capace di stuzzicare dolci amarcord. Forte dei Marmi propone un’estate intrisa d’arte: basta passeggiare per il centro e il lungomare per ammirare la mostra “Bombardieri e altri animali” dell’artista Stefano Bombardieri che fino al 16 luglio cattura con audaci sculture monumentali di elefanti, rinoceronti e animali selvatici in sospensione nella loro mole e capaci di un costante dialogo con gli spazi urbani. L’esposizione, promossa da Comune e Galleria Oblong Contemporary Art in collaborazione con Villa Bertelli, parte idealmente da piazza Garibaldi con “Marta e l’elefante” e “Testa Rino”, l’imponente testa di rinoceronte installata a terra; poi si snoda in via Spinetti per coinvolgere viale della Repubblica e pontile. Quegli stessi spazi dal 22 luglio al 30 settembre danno voce alla creatività dello scultore Antonio Signorini che attraverso le sue opere racconta gli stilemi di antiche civiltà: danzatrici, guerrieri, cavalli si inseriscono nell’ambiente urbano con raffinata armonia ed eleganza.
Spinge o sorregge? Sarà la domanda da porsi di fronte alla scultura monumentale di sei metri che dal 18 luglio al 24 agosto lo scultore Emanuele Giannelli colloca all’esterno del Fortino. Il gigante itinerante in resina, Mr. Arbitrium, dopo l’Arco della Pace di Milano, fa tappa anche a Forte dei Marmi riproponendo lo stesso dilemma: meglio ancorarsi alla storia, al classico, alla tradizione oppure allontanarsene e tentare di liberarsi dal peso della bellezza?
Ugo Guidi, Cavallo e Cavaliere (ph. Mauro Boschi)
Emanuele Giannelli, Mr. Arbitrium
Stefano Bombardieri, Elia e l'elefante (particolare)
Gino Sabatini Odoardi, Senza titolo con sedia
E proprio il Fortino, a 110 anni dalla nascita e a 45 anni dalla morte, omaggia al suo interno Ugo Guidi, un grande artista che nella sua intensissima produzione di opere si è messo al servizio della materia. Fino al 19 giugno un percorso di 61 opere selezionate tra la produzione dedicata al soggetto Cavallo e Cavaliere. Dal 24 giugno al 17 luglio invece “Nel cilindro del dubbio”, a cura di Beatrice Audrito, propone le opere dell’artista abruzzese Gino Sabatini Odoardi e alla sua tecnica geniale: termoformatura in polistirene è la definizione del procedimento sfruttato per realizzare gran parte dei suoi lavori, un artificio “plastico” tecnologicamente avanzato con cui porta a limiti estremi la condizione di esistenza degli oggetti, tanto da farli risultare completamente estraniati dal mondo di cui facevano parte, in un’enigmatica e magica sospensione spazio-temporale. Dal 22 luglio al 20 novembre è la volta de “L’universo di Fattori”, una straordinaria selezione, al tempo stesso copiosa e di elevata caratura, della produzione di Giovanni Fattori, un’antologia di cinquanta opere del maestro indiscusso della rivoluzione macchiaiola ed eccezionale precursore della modernità del XX secolo.
Anche Villa Bertelli garantisce un’offerta artistica originale. È ancora possibile ammirare fino al 31 luglio la 72ma mostra “Un omaggio al Club La Bohème” del Gruppo Labronico, dedicata a Giacomo Puccini, ma anche a tutti i numerosi artisti, riuniti intorno a lui nel produttivo scambio culturale dell’epoca, caratterizzata da un grande fermento culturale in tutta Europa. Lo stile italiano dagli anni Cinquanta ad oggi è protagonista dal 6 al 28 agosto di “BOOM! L’Italia rinasce con la moda”, progetto della Fondazione Banca del Monte di Lucca: le sale di Villa Bertelli diventano un atelier di pezzi originali provenienti dal patrimonio di alcuni prestigiosi archivi della moda italiana e anche da collezioni private. Abiti, accessori d’epoca, documenti cartacei e fotografici, nonché filmati che restituiscono gli anni del boom economico. Dal 4 al 30 settembre, al primo piano della villa, la rassegna “Neko Project”, una serie di scatti di fotografi giapponesi che hanno come soggetto il gatto, mentre il secondo piano ospita dal 3 al 30 settembre “Studio Simi 1881/1987 tra Versilia e Firenze: la sua eredità nel mondo”, tributo ai pittori Filadelfo e Nerina Simi.