il Forte visto dal mare, che trionfo di natura!
Meet the locals: Rachele Gatti. «Fare surf mi ha insegnato che il nostro mare non va rovinato ma protetto»
Intervista di Titti Chiarello - Foto di Annalisa Ceccotti
Vivere il Forte dall’acqua, facendo surf sulle onde, alla ricerca di quella perfetta, sia d’estate che d’inverno. È questa la passione di Rachele Gatti, versiliese di ventisette anni, bella e intensa proprio come il mare che tanto ama. Rachele come è nata la tua passione per il surf? Cinque anni fa, stavo attraversando una profonda crisi personale e un caro amico, maestro alla “The Pier Surf School” di Forte dei Marmi mi invitò a un surf camp organizzato dalla scuola a Santander, in Cantabria. Ho iniziato lì e da allora non ho più smesso. Il surf è uno sport che mette a nudo tutte le tue fragilità ma che ti insegna anche a conoscere i tuoi punti di forza. Perché non puoi certo sfidare il mare: devi essere tu capace di adattarti. E se esci da sola con la tua tavola devi imparare a leggerlo, a decifrarlo, per capire dove puoi metterti e quali onde prendere. Senza correre rischi inutili. Fai spesso surf al pontile? Sì, tutte le volte che posso e che le condizioni del mare me lo permettono. Anche perché surfare non ti basta mai, appena esci dall’acqua avresti già voglia di tornare indietro. In tutte le stagioni? Sì, certamente, surfare al Forte è bello sempre: ci sono delle condizioni particolari qui, date dalle maree, dalle secche e dalla presenza del pontile stesso. Tutto questo rende le onde molto adatte ad essere prese dai surfisti. Ci sono le destre, le sinistre, quelle lunghe e morbide e quelle ripide. E il fondale di sabbia fa sì che i frangenti non rompano sempre nello stesso punto, come succede invece quando il fondo è roccioso. Come è il Forte visto dall’acqua? È un trionfo di natura, bellissimo! Alle volte in estate, anche se non ci sono proprio le condizioni adatte al surf, ci vado lo stesso, per il piacere di gustarmi un tramonto dal mare, mentre in inverno è bello stare a guardare le Alpi Apuane, in certi periodi cariche di neve, con la luce che i monti riflettono verso il cielo... Mi ripaga dal freddo e dalla fatica. E magari anche da qualche onda che non ho preso come avrei voluto! Cosa ti ha insegnato questa tua passione? A fare i conti con me stessa, a ritrovare una nuova energia, e certamente a rispettare sempre di più il nostro mare, che non va rovinato, ma protetto.