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Lifestyle

amicizie alla luce del sole

giugno 2022- Numero 22
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amicizie alla luce del sole

Non necessariamente l’estate. Basta un week-end, un ponte festivo. Ogni occasione è buona per tornare qui, nel luogo del cuore. Ritrovare le amiche di una vita e aggiungere l’ennesimo tassello al mosaico delle memorie, degli affetti, delle sensazioni che solo il Forte sa dare

Testo di Silvana Rizzi - Foto di Alessandro Moggi

“Per quest’anno non cambiare, stessa spiaggia, stesso mare...” recitava la celebre canzone di Piero Focaccia negli anni ‘60. A nessuna delle splendide cinquantenni intervistate da Forte Magazine verrebbe mai in mente di abbandonare la spiaggia del Forte per altri lidi. Tutte e sei, oggi mamme e mogli, super impegnate nel lavoro, dichiarano all’unisono i tanti valori insostituibili del Forte nella loro vita. I riti, per esempio, come la festa di Sant’Ermete, le prime uscite serali dei ragazzi in bici, in gruppo con i figli delle amiche del cuore. Proprio come facevano loro alla stessa età. E, ancora, l’aperitivo al tramonto sul mare, le cene ai bagni sulla spiaggia, nei ristoranti del centro o nelle trattorie dell’entroterra, il caffè della mattina in centro, imperdibile, il giro nelle gallerie a Pietrasanta.

Fra tutti i valori, il primo è quello dell’amicizia. Un legame inscindibile, andato consolidandosi negli anni. «Non meno di trenta», concordano tra loro le intervistate. «Quando ci si ritrova dopo l’inverno, sembra di essersi lasciate il giorno prima», afferma Monica Barzaghi, associate partner di RSM Italy. «Il momento più bello per confessarsi, condividere segreti, novità e, perché no, farsi scappare qualche lamento sui mariti, è la passeggiata quotidiana lungo la battigia, i piedi nell’acqua», prosegue Monica.

Al Forte tutto è vicino, a portata di bici

Le Alpi Apuane, oltre la quinta verdissima dei pini, il Tino e la Palmaria sullo sfondo. All’acqua limpida del mare di queste isole ci pensate mai? «Guai a dire che l’acqua del Forte non è bella, basta prendere il pattino e andare al largo», interviene Francesca Neri Antonello, architetto d’interni fondatrice di FNA concept. «Per me che sono nomade e viaggio tutto l’anno per lavoro, il Forte è insostituibile. Mi mancherebbe persino la rituale domanda mattutina: com’è l’acqua oggi?». «Un punto fermo», precisa, «dove il Bagno è la mia casa. Qui ritrovo sapori, odori, riti e amici, quelli di sempre, che non vedo da mesi».

«La Versilia è il luogo della memoria», interviene Isabella Fumagalli, bocconiana, oggi responsabile della Private Banking&Wealth management di BNL BNP Paribas. «La mia mamma è nata al Forte, nella villa dei nonni in via Ponchielli. Questa casa ce l’ho nel sangue e il Forte è il mio porto di serenità nei momenti di crisi. Mi piace festeggiare qui il mio compleanno. Cade a settembre, quando si bruciano sterpaglie e pigne e nell’aria aleggia il profumo di pino, rasserenante quanto un trattamento di aromaterapia». E poi, commenta, «mi piace il Forte di oggi, una località raffinata, che, nonostante tutto, ha conservato il suo carattere».

Per me che sono nomade e viaggio tutto l’anno per lavoro, il Forte è insostituibile. Mi mancherebbe persino la rituale domanda mattutina: com’è l’acqua oggi?

Marilisa D’Amico, docente di diritto costituzionale e prorettore all’Università Statale di Milano, aggiunge: «Sia io che mio marito amiamo la Versilia anche fuori stagione. È il momento della creatività. Passeggiando nel silenzio della natura nascono nuove idee». In quest’atmosfera è scaturito il libro “Una parità ambigua”, sulla condizione della donna in Italia, dai tempi delle colonie greche a oggi. «In parallelo», aggiunge, «mi piace godere con calma le tante piacevolezze del posto: chiacchierare al sole sdraiata sotto la tenda, dedicarmi agli amici, fare shopping nei negozi o al mercato».

Per Francesca Falcone, architetto d’interni, consulente nel vintage design, la vacanza al Forte è all’insegna del piacere di ricostituire il clan familiare con la sorella Daniela e i suoi figli, che ora abitano a Bologna. «Il Forte ha consolidato l’amicizia tra i cugini», dice Francesca. «Le Apuane con le venature scintillanti di marmo bianco mi hanno incantata fin da bambina», racconta, «tanto che la visita alla cave mi ha aperto un mondo inatteso». Oggi i marmi autoctoni, come il Cipollino e il Paonazzetto, sono il suo materiale prediletto nella ristrutturazione degli interni. «Salgo alle cave e visito le aziende per scegliere di persona le lastre. Le firmo e spiego ai tecnici, i più bravi del mondo, la composizione del progetto».

«Arrivare al Forte è sentirsi liberi», dichiara Giulia Pessani, giornalista, direttore di Gentleman, il magazine mensile del quotidiano economico MF-Milano Finanza. «È avvolgente e rilassante, perché in un certo senso è la campagna con il mare: offre uno stile di vita completo, dalla spiaggia alla natura, dalla mondanità allo sport, alla cultura. Tutto è vicino, a portata di bici. E lo stesso vale per le diverse fasi della vita: un’esplosione di energia e libertà quando si è bambini, riti rassicuranti e antichi quando si è adulti, ma anche divertimento, Capannina, focaccine all’alba, scorribande notturne tra le cave illuminate dalla luna piena quando si è ragazzi», conclude Giulia.

Le protagoniste della nostra storia: da sinistra, Isabella Fumagalli, Giulia Pessani, Marilisa D’Amico, Monica Barzaghi, Francesca Neri Antonello e Francesca Falcone

Uno speciale ringraziamento all’hotel Villa Roma Imperiale per la gentile ospitalità