i 170 anni del Gabbiano
«Alla quantità continueremo sempre a preferire la qualità. Al numero delle imbarcazioni varate ogni anno, quello degli armatori soddisfatti. Non smetteremo mai di fare ricerca e di osare, com’è nel nostro DNA. E, soprattutto, con i nostri clienti coltiveremo sempre quel rapporto così speciale di fiducia e di condivisione che caratterizza fin dalle origini il nostro modo di operare nella nautica di lusso».
Parole di Diego Michele Deprati, amministratore delegato di Baglietto, nel giorno in cui lo storico cantiere ligure ha chiuso i festeggiamenti per i primi 170 anni della propria storia. Nella suggestiva location del cantiere di La Spezia, headquarter dell'azienda, che ha un’importante unità produttiva anche a Marina di Carrara, due intensi momenti di incontro e di condivisione: venerdì 18 ottobre una grande cena di gala con circa duecentocinquanta invitati tra autorità nazionali e cittadine, manager del gruppo Gavio, clienti, stampa e amici del brand – madrina d’eccezione Lorena Bianchetti –; sabato 19 l’open day per i dipendenti e le loro famiglie, i giornalisti, i fornitori. Un lungo omaggio alla storia di un’eccellenza italiana che da 170 anni guarda al futuro mantenendo salde le proprie radici e incarnando lo stile raffinato e l’anima della nautica italiana.
Una storia unica quella di Baglietto, un’avventura fatta di visioni audaci e sogni realizzati, ben narrati nel volume Baglietto: dal 1854 l’arte di navigare, edito da Rizzoli e firmato da Antonio Macaluso, presentato proprio nell’occasione anticipando l’uscita in libreria prevista per martedì 29 ottobre.
Durante l’evento è stato svelato anche un nuovo concept che celebra oltre trent’anni di collaborazione tra Baglietto e il celebre designer Francesco Paszkowski. Un Open veloce di 70’’ che incarna perfettamente lo spirito innovativo che ha contraddistinto Baglietto nel corso della sua storia, segnando un ulteriore passo avanti verso l’evoluzione stilistica e tecnologica del cantiere. “Chato II”, che nel nome rievoca “Chato”, la barca più veloce mai costruita da Baglietto, capace di raggiungere i sessanta nodi già nel 1986, non è solo un’imbarcazione all’avanguardia, ma vuole essere un tributo ideale alla velocità sul mare e ai tanti primati della storia del marchio del gabbiano.
Non poteva mancare un momento dedicato al tema della sostenibilità, con la conferma in diretta del funzionamento del sistema BZero, l’impianto per la produzione di “idrogeno verde” finalmente attivo e funzionante, grazie al quale si è anche potuta ottenere l’energia per sostenere la serata.
Infine, una menzione al progetto Officina Baglietto, con il lancio del nuovo concorso per giovani talenti, attivo da oggi sulle pagine dedicate.
L'open day di sabato ha visto la partecipazione di circa cinquecento persone, che hanno avuto la possibilità di navigare nella storia del brand attraverso la mostra immersiva “Tales of the Blue”. Realizzata in un container per poter essere facilmente trasportata, la mostra è un’esperienza immersiva che narra per immagini e sensazioni l’incredibile storia del Gabbiano.
In un ambiente di festa e relax, nonostante la pioggia, non sono mancati i giochi per i più piccoli e la possibilità di visitare le barche in costruzione, oltre alla visita a sorpresa della squadra di A1 del Bertram Derthona basket, che ha omaggiato la direzione con una maglietta commemorativa della giornata speciale e non ha mancato di scambiare passaggi e canestri con i più giovani.
«Abbiamo scelto di festeggiare questo importante evento in due parti ugualmente importanti: la serata di gala ha reso omaggio alle autorità cittadine e regionali in un’occasione più formale, e la festa di sabato, una giornata che ha voluto celebrare le persone, le donne e gli uomini che davvero rappresentano il cuore della Baglietto, che quotidianamente, con il loro lavoro e il loro impegno, danno senso a questa azienda e ne permettono la continuità. Donne e uomini che con le loro mani, con le loro esperienze, con il loro intelletto, con il loro saper fare hanno saputo creare innovazione, talvolta anche rivoluzione, e tanta bellezza: questo credo che sia il segreto di Baglietto», ha dichiarato Diego Michele Deprati. «Lo è stato sicuramente 170 anni fa e in tutti gli anni che da quel 1854 sulla costa di Varazze a oggi si sono susseguiti dando vita a questo bellissimo marchio».