passione ruote classiche
Per gli appassionati d’auto d’epoca Forte dei Marmi e la Versilia sono un territorio privilegiato, soprattutto in primavera
Testo di Cristina Conti - Foto courtesy of Canossa Events
Ferrari, Alfa Romeo, Bentley, MG, Aston Martin, Bugatti... ma anche 500, Appia 1100, Mini Cooper. Bolidi da un milione o auto da poche migliaia di euro, auto di famiglia, magari lasciate dal nonno nel garage. Tutte però automobili con una storia, capaci di raccontare non soltanto l’Italia dei motori, ma l’Italia tout court.
La passione per le auto d’epoca è difficile da spiegare. Di certo accomuna, soltanto in Italia, diverse migliaia di collezionisti. E alimenta un mercato che non sembra conoscere crisi. «I collezionisti non sono solo super ricchi. Per essere veri appassionati ci vuole in primo luogo cultura, passione per le cose belle, non tanto per le cose preziose». Così la pensa un autentico pioniere del collezionismo d’auto d’epoca in Italia: Valerio Luzzago, bresciano, che nel 1968 se ne tornò dall’Inghilterra con la sua “Numero Uno”, una MG TD del 1951. E sette anni più tardi avviò la prima azienda al mondo specializzata in auto d’epoca: la Luzzago, nella quale è tutt’ora attivo, affiancato dai figli Ottavio e Nicolò.
Il collezionismo d’auto è diverso da tutti gli altri. Intanto perché c’è chi la sua auto se la ricostruisce proprio, pezzo per pezzo: parte da una carrozzeria e un cruscotto, e poi dà la caccia, on line o nelle fiere specializzate, ai pezzi di ricambio per ricreare, spesso con precisione maniacale, una vettura perfetta. Ma soprattutto perché l’auto non è un soprammobile, un quadro da ammirare. È un mezzo per divertirsi, per viaggiare, per vivere una vacanza. E anche, perché no, per farsi vedere, e ammirare (o invidiare) dagli altri. «Il collezionismo passivo, di chi si limita a tenere le auto nel garage come in un museo, sta scomparendo. Oggi il collezionista è attivo, vuole una macchina da usare», spiega Luzzago. Da usare anche nelle tante occasioni dedicate alle auto d’epoca. Sono sempre più numerose infatti le iniziative in cui si può condividere la propria passione con gli altri: raduni e competizioni offrono l’opportunità di mettersi alla prova come piloti, ma anche di visitare i luoghi più suggestivi d’Italia, o del mondo, stringere amicizie, partecipare a feste ed eventi.
Forte dei Marmi e la Versilia sono, da questo punto di vista, un territorio privilegiato, soprattutto in primavera, con appuntamenti come la 1000 Miglia (il 17 giugno), la Coppa Toscana (dal 22 al 24 aprile) o Terre di Canossa (il 23 aprile). A quest’ultima manifestazione (ormai un appuntamento fisso in Versilia) partecipano per esempio soprattutto stranieri. E il percorso è studiato in modo che gli equipaggi percorrano gli itinerari più incantevoli, sposando competizione e turismo. Ma anche puro divertimento, con cene e serate di gala.
E se qualcuno, prima di fare un acquisto, volesse provare l’emozione di una vacanza in auto d’epoca, tante sono le agenzie specializzate, che spesso propongono itinerari studiati per godere non solo del paesaggio, e di arte e cultura, ma anche dei migliori prodotti dell’enogastronomia.
...e il percorso è studiato in modo che gli equipaggi percorrano gli itinerari più incantevoli, sposando competizione e turismo